Il Rath Yatra, il grandioso festival dei carri di Puri, in Odisha, è una delle celebrazioni più straordinarie e spiritualmente significative dell’India. Si svolge annualmente nei mesi di giugno o luglio e segna il sacro viaggio del Signore Jagannath, insieme al suo fratello maggiore, il Signore Balabhadra, e alla sorella, la Dea Subhadra, dal celebre Tempio di Jagannath al Tempio di Gundicha. Questo viaggio, che simboleggia la visita annuale delle divinità al loro luogo di nascita, è immerso in rituali e leggende antiche che hanno affascinato i devoti per secoli.
Il festival inizia al Portale del Leone (Singhadwara) del Tempio di Jagannath, dove le divinità vengono solennemente portate fuori tra i battiti risonanti dei tamburi, le conchiglie e il canto dei mantra. Queste divinità, considerate dei viventi, vengono collocate su tre enormi carri di legno, decorati con grande devozione e precisione da abili artigiani. I carri sono meraviglie dell’artigianato tradizionale, costruiti ogni anno con legno proveniente da alberi sacri specifici. La preparazione di questi carri inizia il giorno di Akshaya Trithiya, considerato altamente auspicioso nella tradizione induista, simbolo di prosperità e successo eterno.
Ognuno dei tre carri ha la propria identità unica. Il carro del Signore Jagannath, chiamato Nandighosha, è alto 45 piedi, adornato di rosso e giallo, con 16 ruote. Il carro del Signore Balabhadra, Taladhwaja, è decorato di verde e rosso, alto 44 piedi con 14 ruote, mentre il carro della Dea Subhadra, Darpadalana, è alto 43 piedi con 12 ruote, avvolto di nero e rosso. I colori e i simboli su ogni carro non sono solo decorativi, ma hanno un profondo significato spirituale, rappresentando le attribuzioni e i poteri divini delle divinità che portano.
Il viaggio delle divinità dal Tempio di Jagannath al Tempio di Gundicha, noto come Rath Yatra, è un evento straordinario. I devoti di tutto il mondo si radunano a Puri per assistere e partecipare a questa processione divina. La vista dei carri, mentre scendono lungo la grandiosa via di Bada Danda, trainati da migliaia di mani devote, è semplicemente ipnotica. Questo atto di tirare i carri si crede conferisca un immenso merito spirituale, avvicinando i partecipanti al divino.
Uno degli aspetti unici del Rath Yatra è che offre ai devoti l’opportunità rara di vedere e toccare le divinità, un privilegio non disponibile nei giorni normali quando gli dèi risiedono all’interno del santuario del Tempio di Jagannath. Questa interazione ravvicinata con il divino durante il Rath Yatra è considerata purificatrice per l’anima e porta benedizioni divine.
Dopo aver trascorso sette giorni al Tempio di Gundicha, le divinità intraprendono il viaggio di ritorno al Tempio di Jagannath, un evento noto come Bahuda Yatra. Durante il viaggio di ritorno, si fermano a casa della zia materna, il Tempio di Mausi Maa, dove ricevono il Poda Pitha, una speciale dolce prelibatezza. Prima di entrare nella loro dimora templare, devono placare la Dea Mahalakshmi, che si crede sia turbata per essere stata lasciata indietro. Questa interazione giocosa tra gli dèi aggiunge un tocco di umanità alla narrazione divina, rendendo il festival ancora più affascinante per i devoti.
Il Rath Yatra non è solo un festival; è uno spettacolo grandioso di devozione, fede e tradizione che trascende i confini della religione e della cultura.